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MiscellaneaTecnologia

Cos’è il wangiri 2.0: la truffa dello «squillino» si è evoluta – di Chiara Barison

Quando la vittima richiama, viene riprodotto il suono di un numero che squilla facendo sì che creda di essere in attesa quando invece è già connesso alla chiamata e gli stanno rubando credito telefonico e denaro

Del wangiri vi abbiamo già parlato. Tradotto letteralmente dal giapponese significa «squillo e giù», nota anche semplicemente come truffa della chiamata senza risposta, attraverso la quale i malintenzionati effettuano uno squillo al quale è impossibile rispondere, e se il destinatario richiama, viene automaticamente reindirizzato verso un numero a pagamento in grado di addebitare uno o due euro in pochi secondi. Ora siamo alle prese con un’evoluzione di quanto vi abbiamo ricordato finora con una sorta di «wangiri 2.0».

Come funziona?

La nuova versione della truffa sembra essere ancora più insidiosa: attraverso i bot Internet i cyber criminali inviano numeri internazionali ai moduli per mettersi in contatto con le aziende che si trovano sui loro siti. Così facendo, i numeri di telefono sono a tariffa maggiorata e i dipendenti che richiamano sono tenuti a pagare un conto piuttosto salato. Rispetto al wangiri degli esordi inoltre, non è cambiata solo la modalità, ma anche la durata. Infatti, i truffatori hanno trovato lo stratagemma giusto per tenere la chiamata aperta il più a lungo possibile per fare lievitare la somma di denaro. Quando la vittima richiama, viene riprodotto il suono di un numero che squilla facendo sì che creda di essere in attesa quando invece è già connesso alla chiamata e gli stanno rubando credito.

Le altre truffe

Il wangiri è solo una delle numerose truffe telefoniche utilizzate dai cybercriminali. Esistono molte altre frodi che sfruttano sistemi ingegnosi, spesso giocando sull’ingenuità o la curiosità delle persone, altre volte convincendole direttamente ad acquistare servizi o pagare per risolvere problemi inesistenti. Pertanto, è importante rimanere vigili e diffidare di chiamate sospette o di numeri sconosciuti.

Panda Security ha quindi elaborato alcuni consigli per difendersi dalle chiamate indesiderate e da altre truffe perpetrate telefonicamente:
1. Agcom offre un tool per verificare se un numero è iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione. Se il numero non risulta iscritto e continua a contattarti, bloccalo manualmente sul tuo smartphone. Tieni presente che alcuni call center o cybercriminali utilizzano software per generare migliaia di numeri di telefono inesistenti, rendendo così inutile il blocco di un singolo numero specifico sulla blacklist del tuo cellulare.

Squillo

 

2. Una soluzione intermedia è l’utilizzo di app come Truecaller, disponibile per Android e iOS, che filtra le chiamate in entrata e consente la ricerca manuale dei numeri di telefono segnalati da altri utenti.

3. Firma solo consensi obbligatori e metti la tua firma solo nelle caselle dove il consenso è richiesto per la fornitura del servizio, evitando di finire in liste poco protette che possono essere facilmente forzate dai cybercriminali.

4. Accetta solo i cookie essenziali e rifiuta quelli opzionali che potrebbero passare i tuoi dati a terzi.

Fonte
corriere.it
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