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Usa, alta tensione dopo il blitz a casa di Trump: suoi sostenitori armati fuori dagli uffici Fbi in Arizona

I manifestanti hanno definito «illegale» la perquisizione dei federali nella residenza dell’ex presidente Usa a Mar-a-Lago

Fucili e pistole alla mano, ma anche striscioni e bandiere americane. Così attrezzati, una decina di sostenitori di Donald Trump hanno deciso di presentarsi fuori dal quartier generale dell’Fbi a Phoenix, in Arizona, per protestare contro il blitz dei federali a Mar-a-Lago. Una perquisizione a detta loro «illegale»: «Non staremo a guardare e non ci fermeremo», ha promesso un partecipante. La protesta è avvenuta sabato ma le immagini hanno iniziato a circolare soltanto nelle ultime ore. Lo scorso 11 agosto, un uomo armato ha cercato di entrare nella sede dell’FbiCincinnati, in Ohio, ma è stato ucciso dalla polizia. Dalle prime indagini eseguite sui suoi profili social, pare che avesse postato messaggi d’odio contro l’Agenzia dopo la perquisizione nella dimora a Mar-a-Lago. Come riporta Abc news, in uno di questi messaggi Shiffer avrebbe invocato a una «guerra» contro l’Fbi parlando anche di uccidere «a vista» gli agenti. Un video sul suo profilo Facebook risalente al gennaio 2021 lo ritrae mentre ascolta un comizio dell’ex presidente a Washington il giorno prima dell’assalto a Capitol Hill.

Fonte
www.open.online
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