Come commentare un mondiale assoluto? Non è facile soprattutto per me che poi conosco il risultato finale. Proviamoci.
Tutte la nazioni presentano per la prova finale del Campionato del mondo 2021 gli atleti migliori o quasi.
C’è la campionessa del mondo fresca del titolo di 2 giorni prima, c’è la medaglia d’argento della prova maschile, ci sono altre medaglie pesanti, sulla carta la strada degli azzurri sembra la vetta del Cervino, un decimo posto potrebbe già essere un sogno .
I ragazzi iniziano con una coraggiosa prova di nuoto (2’00″42) che li pone al 5° posto a pari punti dei tedeschi 4°, a 9 punti dai primi e a 4 e 2 punti dai terzi e i secondi.
Ora inizia la gara che spesso decide il risultato finale, dopo un inizio in attesa, come due moschettieri gli azzurri risalgono la classifica e si portano ad un incredibile primo posto che conservano sino alla penultima stoccata, ora sono secondi ad una stoccata dai coreani (18 vittorie 10 sconfitte per un totale di 234 punti).
La loro classifica generale li vede al secondo posto assoluto, nel bonus round di scherma si tolgono la soddisfazione di battere i russi che schieravano la medaglia d’argento dei campionati del mondo 2021 Alexander Lifanov (tra l’altro vincitore della prova di scherma) e la Gubaydullina 12° classificata sempre al mondiale.
Siamo ora giunti nella parte finale della gara, prima l’equitazione poi la prova di corsa e tiro.
Entrare per penultimi sul campo di gara della prova di equitazione , sotto gli occhi di tutti, dei pochi che tifano per te, dei tanti che sperano che la squadra faccia errori non è mai facile .
Al termine della prova solo un ostacolo cade, ma il tempo ottenuto ci permette di non avere ulteriori penalità, 293 su 300, il secondo posto è salvo!
Ultima, prova corsa e tiro.
Farlo su un percorso sabbioso come lo è il deserto al di fuori dello stadio non è facile.
Ad un soffio dietro la coppia italiana parte la campionessa del mondo 2021, la bielorussa Prokopenko che ha nella corsa il suo punto di forza.
Il suo compagno di staffetta è un erculeo Palazkov 7° classificato nella gara mondiale del giorno prima, ma fossero solo quelli li avversari!
Ci sono gli ucraini che si sono già piazzati nei primi posti nella gara individuale, i tedeschi con il gigantesco Dogue, già 5° alle olimpiadi di Rio, i ceki, I temibili ungheresi, i forti turchi, gli olimpionici egiziani, con il bronzo della gara individuale, i predatori georgiani, i mai domi polacchi ….. non partono i messicani ormai troppo lontani dalla zona medaglie e anche la squadra che conduce, la squadra sud coreana, dalle espressioni del viso indecifrabili.
In un atmosfera quasi surreale, con alle spalle il tipico tramonto desertico, parte la gara con Beatrice Mercuri.
Qualche piccolo errore nel tiro, ma la corsa è solida, determinata, sembra che invece che della cedevole sabbia sotto i suoi piedi ci sia dell’erba, resiste si batte, combatte, sprinta di nuovo e nel finale consegna il testimone con ancora la medaglia al collo dei ragazzi italiani.
Ahime’, anche il tiro di Grasselli non è pari alla sua bravura.
Emozione di fare un impresa, semplice sfortuna, o che forse ieri ci siamo trovati di fronte al meglio del Pentathlon mondiale tanto è che purtroppo chiudiamo a soli 14 secondi da una medaglia meritatissima.
Consola il fatto di aver lottato sino all’ultimo metro, sempre nelle posizioni di testa, dimostrando che nulla sarà impossibile da oggi e nel futuro se l’allenamento sarà sempre svolto con questa determinazione e il cuore non tremerà mai di fronte a nulla che sia umano. (BRAVI RAGAZZI LEONI ITALIANI LA MEGLIO GIOVENTU’)