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Italia

Prezzi, la top ten dei rincari: voli internazionali +132,3% rispetto al pre-crisi, l’olio raddoppiato in tre anni

L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat dell’inflazione di maggio per stilare la tradizionale classifica dei rincari mensili e annui, ma anche la classifica dei maggiori rincari rispetto a metà 2021, quando l’inflazione ha iniziato a decollare

I voli internazionali sono cresciuti del 132,3% rispetto ai prezzi pre-crisi, il  gas del 50,2%, la luce del 39,5%. L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat dell’inflazione di maggio resi noti il 31 maggio per stilare non solo la tradizionale top ten dei rincari mensili e annui, ma anche la classifica dei maggiori rincari rispetto al periodo pre-crisi, ossia rispetto a metà 2021, prima che l’inflazione iniziasse a decollare.

In questi anni, in testa ai rialzi tendenziali si sono alternati svariati prodotti. L’olio di oliva ad esempio è in testa ininterrottamente agli aumenti annui da settembre 2023 ad oggi, ma prima, da aprile 2023 ad agosto 2023, è stata la volta dello zucchero, prima ancora si sono stati i voli nazionali, l’energia elettrica del mercato libero e così via.

La classifica

Ma quali di questi tanti prodotti, dopo vari saliscendi, vince la classifica di questi 3 anni di incrementi astronomici? I voli internazionali rispetto a maggio del 2021 decollano del 132,3%, mentre la medaglia d’argento va all’olio di oliva che in 3 anni è quasi raddoppiato di prezzo (+93,5%). Sul gradino più basso del podio i voli nazionali con +55,1%. Al quarto posto lo zucchero (+51,6%), poi il gas (+50,2%), il riso (+45,1%), al settimo posto le patate (+43,3%), poi alberghi motel e pensioni (+41,5%) ed energia elettrica (+39,5%). Chiudono la top ten i gelati con +37,8%.

Si segnalano poi la margarina (11esimo posto, +37,6%), i pacchetti vacanza nazionali (12esimo, +36,9%), il latte conservato (14esimo, +34,1%), il burro (16esimo, +33,6%), la pasta (22esimo, +27,3%). Chiudono la classifica: farina (29esimo, +24,6%), uova e pane (30esimo, entrambi a +24,5%).

Dona: «Non si parla più di pane, uova e farina, i loro rincari sono del 25%»

«Questo studio ci dimostra che, anche se ora l’inflazione è bassa, a maggio +0,8%, e alcuni prodotti sono spariti da mesi dai radar degli aumenti o addirittura stanno diminuendo di prezzo, come ad esempio la pasta, i loro prezzi sono ancora insostenibili. Nonostante da mesi non si parli più di pane, uova e farina, i loro rincari, rispetto ai tempi normali, sono di circa il 25 per cento. Il gas e l’energia elettrica, ben distanti dai picchi del quarto trimestre 2022, costano ancora, rispettivamente, il 50,2 e il 39,5% in più rispetto al prezzo che si pagava prima delle speculazioni», spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

La top ten annuale

Per quanto riguarda, invece, la tradizionale top ten annua, al primo posto sempre l’olio di oliva con un incremento del 44,9% su maggio 2023. Al secondo posto i pacchetti vacanza nazionali con +20,4%, un dato che certo non fa ben sperare per le prossime vacanze estive. Medaglia di bronzo per i supporti con registrazioni di suoni, immagini e video con +15,8%. Chiudono la top ten Alberghi, motel, pensioni e simili che costano il 7,8% in più rispetto alla scorsa Primavera.

La top ten mensile

In testa alla top ten mensile, la frutta fresca che in appena un mese aumenta del 6,2%. Medaglia d’argento per servizi di rilegatura testi e e-book download con +5,9%. Al terzo posto alberghi, motel, pensioni e simili con +5,3% rispetto ad aprile 2024.

Fonte di notizie
corriere.it
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