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Italia

Le tre lauree, la passione per lo sci, le missioni all’estero: chi è il generale Figliuolo, nuovo commissario per l’emergenza Covid

Classe 1961, nato e cresciuto a Potenza, vive a Torino con la moglie Enza e ha due figli. Ha servito per l’esercito in Kosovo e in Afghanistan. E da comandante logistico ha gestito l’isolamento degli italiani rimpatriati da Wuhan

Il premier Mario Draghi ha scelto di affidare a un militare, il generale dell’esercito Paolo Figliuolo, il difficile ruolo di commissario straordinario all’emergenza Covid-19. «Metterò tutto me stesso e tutto l’impegno possibile per fronteggiare questa pandemia», ha commentato a caldo il generale che prende il posto di Domenico Arcuri, «lavorerò per la nostra patria e i nostri connazionali». La nomina, ha continuato, «è per me una grande attestazione».

Figliuolo, in qualità di comandante logistico dell’esercito, organo di vertice responsabile della cura del personale e delle attività di coordinamento relative a materiali e mezzi della forza armata, oltre che dell’impiego delle risorse finanziarie assegnate al settore, ha gestito l’isolamento degli italiani rimpatriati da Wuhan. Classe 1961, nato e cresciuto a Potenza prima di entrare in accademia militare, vive a Torino con la moglie Enza e ha due figli: Salvatore e Federico. Pratica nuoto e ha la passione per lo sci, di cui è istruttore militare. Nel suo curriculum conta tre lauree: quella in Scienze Politiche presso l’Università di Salerno, quella in Scienze Strategiche all’Università di Torino e quella in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Trieste.

La missione in Kosovo

Come si legge nella scheda biografica pubblicata sul sito dell’esercito, Figliuolo ha ricoperto diversi incarichi nelle forze armate. Ufficiale di artiglieria, ha svolto le primissime esperienze di comando presso il gruppo artiglieria “Aosta” di Saluzzo, in provincia di Cuneo, per divenirne comandante negli anni 1999-2000, periodo in cui ha condotto l’unità in missione in Kosovo, nell’enclave serba di Goradzevac.

Comandante del I Reggimento di artiglieria da montagna di Fossano (Cuneo) negli anni 2004-2005, dal settembre 2009 all’ottobre 2010 ha ricoperto l’incarico di vice comandante della Brigata “Taurinense” per assumerne il comando sino all’ottobre 2011. Ha lavorato anche nella formazione degli ufficiali dell’esercito, presso la Scuola di applicazione di Torino, nella pianificazione operativa e nell’addestramento in ambito Nato, presso il Joint Command South di Verona e, non ultimo, nella logistica.

Ha svolto le funzioni di capo ufficio logistico del Comando delle truppe alpine e in seguito quelle di capo ufficio coordinamento del IV reparto logistico dello Stato maggiore dell’esercito, dove ha assunto i successivi incarichi di vice capo reparto dal novembre 2011 all’agosto 2014 e capo reparto dall’agosto 2015 al maggio 2016.

L’esperienza in Afghanistan

Ha avuto quindi, sino al 5 novembre 2018, l’incarico di capo ufficio generale del capo di Stato maggiore della Difesa. Dal 7 novembre 2018 è comandante logistico dell’esercito. Dall’ottobre 2004 al febbraio 2005 è comandante del contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione Isaf, volta a sostenere il governo nella lotta contro talebani e al-Qaeda. Dal settembre 2014 all’agosto 2015 ha operato di nuovo in Kosovo, nella stessa area di crisi che lo aveva già visto impegnato agli inizi degli anni 2000.

Fonte
open.online
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