(LaPresse) – Continuano le proteste in Iran a due mesi dalla morte di Mahsa Amini, uccisa per aver indossato male il velo. I dimostranti anti-regime hanno assaltato e incendiato la casa dove è nato l’ayatollah Khomeini, il padre spirituale della Rivoluzione islamica, il fondatore del regime.
L’abitazione che si trova nella città di Khomein è stata trasformata in un museo in onore della Guida Suprema. Sui social circolano molte immagini dell’incendio dell’edificio, che sarebbe stato preso di mira con bottiglie molotov.