L’Italia deve fare attenzione ai tentativi russi di influenzare, attraverso la disinformazione soprattutto, la campagna elettorale e dunque i risultati delle prossime elezioni italiane, che si terranno il 25 settembre a causa dello scioglimento anticipato delle Camere dopo le dimissioni del premier Draghi. Lancia l’allarme il presidente del Copasir, Adolfo Urso, rassicurando però che il Comitato per la sicurezza della Repubblica se ne sta già “occupando”.
D’altronde, l’Italia è uno dei principali target dello spionaggio estero perché è “un Paese di frontiera ma anche cerniera rispetto alle informazioni”, spiega Urso.
L’allarme sulle mosse di Mosca
Il numero uno del Copasir non è il primo a mettere in guardia delle possibili ingerenze russe ai danni dell’Italia. Lo stesso Draghi nel discorso al Senato, prima di chiedere la fiducia, ha sottolineato come sia necessario “bloccare le interferenze russe nella nostra politica e nella nostra società”. E il presidente di Acciaierie d’Italia, Franco Bernabè, la scorsa settimana ha parlato a MF-Milano Finanza di una crisi politica “folle”, di cui il maggior beneficiario è proprio Vladimir Putin. Non solo infatti senza Draghi l’alleanza atlantica si indebolisce ma è uscito di scena colui “che ha concepito la più dolorosa tra le sanzioni alla Russia, cioè il blocco delle riserve della banca centrale russa”. Quindi per Bernabè non è da sottovalutare lo zampino dell’intelligence russa nella destabilizzazione della maggioranza al governo che ha condotto alla caduta del governo italiano.
FONTE Silvia Valente milanofinanza.it