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Iran: terzo giorno di scioperi, sigillati i negozi di chi aderisce

Il sindaco di Teheran accusa gli studenti, 'traditori'

Terzo giorno di sciopero in Iran con i negozianti che tengono le saracinesche abbassate in segno di protesta dopo la morte a settembre della giovane curda Mahsa Amini mentre era sotto la custodia della polizia morale e la repressione nelle manifestazioni che sono seguite.

La magistratura iraniana sta sigillando negozi e imprese che aderiscono allo sciopero e la polizia esegue arresti tra chi protesta.

La serrata intanto si è estesa a 40 città iraniane, tra cui la capitale.

Il sindaco di Teheran Alireza Zakani ha accusato gli studenti dell’Università Sharif che manifestano di essere dei ‘traditori’.

Intanto, il comandante delle forze di polizia di Anzali, nel nord del Paese, è stato arrestato in relazione all’omicidio del giovane di 27 anni, Mehran Samak, ucciso da un proiettile alla testa il 29 novembre mentre era in strada per festeggiare la sconfitta della squadra della Repubblica Islamica contro gli Usa ai Mondiali del Qatar. Lo ha riferito l’avvocato della famiglia Samak, come riporta Bbc Persia.

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