Italia

33 ANNI DALLA STRAGE DI CAPACI – di Cinzia Giunchi

Francesca Laura Morvillo Donna e Magistrata

Colta e riservata , discreta, adeguata in ogni occasione, sagace, acuta, amabile ed incantevole. Questa è Francesca Laura Morvillo.

Si laurea in giurisprudenza in soli tre anni all’Università di Palermo il 26 giugno 1967. Profondamente preparata e competente, dotata di acuto ingegno ed equilibrio, segue le orme del padre e del fratello ed entra in magistratura giovanissima. La dottoressa Francesca Morvillo diventa una brillante magistrata, una giurista, impegnata anche in ambito sociale e culturale.

Per lunghissimi anni è rimasta nell’ombra, confinata nel ruolo di moglie del magistrato Giovanni Falcone. Suo fratello Alfredo, ex giudice al tribunale di Palermo, ha dichiarato che per molto tempo non vi è stato spazio per ricordarla nelle commemorazioni ufficiali.

Dal giorno dell’attentato avvenuto il 23 maggio 1992 sull’autostrada Palermo Trapani svincolo per Capaci-Isola delle Femmine, nonostante l’autorevolezza della sua persona ed il suo sacrificio, si avvia verso un percorso di anonimato di moglie di una importantissima Personalità, vittima della mafia insieme ai fedelissimi della scorta .

Avvolta dalla dimenticanza per lunghi anni, viene citato solo il suo nome senza dare risalto alla sua carriera.

Solo negli ultimi anni dopo tanto assordante silenzio, la sua figura viene valutata sotto un altro aspetto: quello di magistrata.

Nella strage di Capaci la mafia ha ucciso la prima ed unica magistrata d’Italia.

La Treccani le ha dedicato il volume “Non solo per amore#. Inoltre il giornalista e scrittore Felice Cavallaro ha pubblicato il romanzo Francesca.

Francesca e Giovanni uniti nella vita e nella morte, hanno riposato l’una accanto all’altro fino al 2015 nel cimitero di Sant’Orsola di Palermo, anno in cui per volere di Maria Falcone, i resti di Giovanni sono stati separati da quelli della moglie per essere trasferiti nel Pantheon dei siciliani illustri (Chiesa di San Domenico).

L’undici gennaio 2016 Alfredo Morvillo per evitare di lasciarla sola senza più Giovanni, ha spostato la salma nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli di Palermo.

La donna innamorata del suo uomo scrisse: “Giovanni amore mio sei la cosa più bella della mia vita, sarai sempre dentro di me, come io spero di rimanere nel tuo cuore”.

Francesca e Giovanni sono lontani, ma il loro amore purissimo li rende indivisibili.

Non dimentichiamoli.

 

Articolo di CINZIA GIUNCHI

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